Stile shabby chic: caratteristiche, origini, abbinamenti

Stile shabby chic: caratteristiche, origini, abbinamenti

Lo stile shabby chic è uno dei più apprezzati degli ultimi anni perché è raffinato ma non pomposo, rilassante ma non noioso e rende la casa accogliente e fresca allo stesso tempo. Inoltre incoraggia ad usare la creatività per dare nuova vita a mobili e oggetti di famiglia che altrimenti rimarrebbero in cantina; per questo risulta anche ecologico.

Inoltre lo shabby chic può mescolarsi con altri stili e variare il suo grado di eleganza, romanticismo e “femminilità”. Grazie a ciò può accontentare tutti (o quasi), anche coloro che vogliono un ambiente fresco, originale e retrò ma non troppo romantico. Non stupisce quindi che, con tanti pregi, lo shabby chic sia diventato così diffuso.

Nonostante la sua tipica atmosfera retrò, ad amare lo shabby chic sono spesso persone giovani e attente alle mode, magari nelle loro versioni meno convenzionali.

Nell’articolo di oggi parliamo delle caratteristiche dello stile shabby chic; in un successivo articolo parleremo delle sue possibili contaminazioni (shabby chic fusion) per fornire alternative a chi non vuole un arredamento “tutto shabby chic”. Infine ci sarà un post dedicato alla nostra passione: colori, tessuti e tende shabby chic.

Sommario

Significato di shabby chic

Il termine inglese shabby (che si pronuncia “sciabbi) significa “sciupato / rovinato / trascurato”; quindi lo stile shabby chic è quello in cui si valorizza o si simula sapientemente l’usura del tempo sui mobili e sugli oggetti, come se questi fossero stati recuperati dalla soffitta e utilizzati senza un restauro accurato.

mobile shabby chic bianco decapato

Come nasce lo stile shabby chic

Sapere come nasce lo shabby chic ci aiuta a comprenderlo e ad evitare errori nell’arredamento.

Colei che ha dato inizio e a questo stile è Rachel Ashwell, arredatrice d’interni anglosassone trasferitasi negli USA. Figlia d’arte (sua madre restaurava bambole, il padre commerciava in libri antichi), Ashwell è un’amante di oggetti d’antiquariato e vintage (con almeno 20 anni) e le piace scovare nei mercatini vecchi mobili da rinnovare e vendere oppure collocare nella sua casa.

oggettistica vintage in un mercatino dell'usato

Prendendo ispirazione dagli stili nord-europeo, francese e anglosassone del passato, la Ashwell decise di imbiancare e decapare i suoi mobili e di sostituire i tessili di casa con altri un po’ ruvidi e di colore chiaro (in lino, canapa, cotone grezzo etc.). Aggiunse oggetti in ceramica, vimini e legno e impreziosì il tutto con specchi, cristalli e tocchi di dorato. Et voilà…nacque lo stile shabby chic.

Nel 1980 i suoi abbinamenti furono descritti nella rivista di arredamento The Word of Interiors e fu così che lo shabby chic si presentò ufficialmente al mondo, diffondendosi prima negli Stati Uniti e poi ovunque.

Prima dello stile shabby chic

La Ashwell ha “inventato” lo stile shabby chic prendendo ispirazione da altri stili già esistenti.

Lo shabby chic riprende e rielabora elementi degli stili Gustaviano, provenzale francese, country e vittoriano inglesi, con i quali può infatti mescolarsi con facilità.

Il Gustaviano

Lo stile Gustaviano venne ideato da re Gustavo III di Svezia, il quale si ispirò agli arredi dalla corte di Luigi XVI di Francia limitandone, però, gli eccessi rococò e neoclassici. Quindi scelse di usare decorazioni, oro e intarsi ma in dosi ben inferiori.

Il Gustaviano non adopera legno pregiato per il mobilio (come il mogano della ricchissima Corte Francese) ma soprattutto il più modesto legno di pino poi sbiancato; l’eleganza è portata dalle forme morbide e dalle raffinate decorazioni.

Il Gustaviano è un punto di incontro tra l’estrema decoratività francese e il rigore nordico e dà luogo ad una vivibile e apprezzatissima “via di mezzo”. Di conseguenza il Gustaviano di oggi, ulteriormente ripulito da orpelli del passato, è uno stile classico ma adattabile ad una “normale”, elegante abitazione in città o in campagna. Persino Ikea, il noto superstore svedese dell’arredo, in passato ha prodotto qualche mobile in stile Gustaviano.

Lo Stile Inglese

Lo stile country inglese dà un senso di calore e intimità. Si caratterizza per mobili in legno naturale o anche pittati ma non sempre di bianco e soprattutto non decapati e rovinati. I colori non sono chiari e desaturati come nello shabby ma sono prevalentemente caldi e naturali. Il bianco viene usato a dosi inferiori e non sulle pareti. La decorazione tipica è a rose, anche di grandi dimensioni.

rose in stile country inglese

Il vittoriano, altro stile tipicamente inglese, non è rustico ed anzi risulta molto elegante e decorato. Inoltre non usa bianco e tinte neutre, ma colori più scuri e forti. Troviamo comunque tocchi in stile vittoriano anche nello shabby chic, come ad esempio la romantica vasca con i piedini.

vasca con piedini in stile vittoriano

Il Francese Provenzale

Anche il Provenzale è di ispirazione rurale ma predilige colori più chiari e desaturati rispetto al country inglese; i mobili hanno linee morbide e sono talvolta impreziositi da intagli e decorazioni a tema floreale, campestre o legate all’uso del mobile (ad esempio il pane con le spighe per una credenza); troviamo anche anche maniglie, serrature e pomelli lavorati.

armadio francese provenzale
armadio francese provenzale Credits: French Finds via Flickr

Il Provenzale ama le decorazioni con rose, fiori di campo, spighe e naturalmente rametti di lavanda (celebri sono i prati di lavanda della Provenza). Alcuni mobili risultano molto decorati ed eleganti ed hanno elementi in comune con quelli della nota Corte Francese ma il risultato è molto più fresco e sobrio.

Lo stile shabby chic di Rachel Aswell utilizza molti elementi campestri, non a caso l’autrice ha titolato uno dei suoi libri “Tesori Vintage nella Prateria” (la prateria è, però, quella del Texas, con le sue famose fattorie).

mensola provenzale stile shabby

Credits: Kimberly Ryan via Flick

Caratteristiche dello stile shabby chic

Mobili e complementi d’arredo sono velati dalla patina del tempo, vera o simulata, e si riscoprono arredi e soprammobili d’epoca: vasche da bagno con piedini, gabbiette a cupola (ma senza uccellini!), cappelliere, lampadari in ferro battuto, quadretti botanici realizzati con foglie o fiori essiccati, bambole di pezza, quadri ad acquerello, case delle bambole vittoriane. La Ashwell raccomanda anche di curare l’aspetto olfattivo, ad esempio usando candele alla vaniglia o sacchetti di lavanda.

Mobili shabby chic

Il legno usato per i mobili shabby chic non è scuro e pregiato ma principalmente legno non nobile verniciato con tinte chiare, opache e gessose; inoltre la finitura ha un effetto decapato, sbiadito o screpolato.

mobile stile shabby chic

Credits: Andy Roberts via Flickr.

L’arredamento shabby chic può essere vero shabby chic, ossia adoperare mobili e oggetti realmente vecchi e vissuti, o in stile shabby chic, ossia adoperare mobili nuovi ma appositamente trattatati per riprodurre l’effetto shabby.

Quando recuperiamo mobili realmente vecchi, magari provenienti dalla cantina o dal mercato delle pulci, spesso essi sono in legni pregiati come mogano, noce, rovere, ciliegio etc. Accostare mobili di legno diverso è però difficile, perché risultano scompagnati. Lo shabby chic permette un economico ed ecologico recupero dei mobili spaiati: basterà pitturarli tutti dello stesso colore o in colori abbinati, rimuovendo una parte della pittura soprattutto nelle zone di maggiore usura, come i bordi. Si potranno anche apportare piccole modifiche come il cambio di pomelli e maniglie o l’aggiunta di piccole decorazioni.

I mobili molto lineari e squadrati si prestano meno allo stile shabby chic ma si può rimediare decorandoli col decoupage o incollando ad effetto patchwork carte da parati o tessuti. Sono nati anche corsi per realizzare in autonomia mobili e oggetti in stile shabby chic e sul web si trovano molti tutorial.

I mobili nuovi in stile shabby chic, invece, non sono in legno pregiato anche perché, dovendo pitturarli, sarebbe uno spreco. Sono usati legni chiari e non nobili come pino, pioppo, abete e betulla che vengono poi pittati e decapati simulando un’usura.

mobili oggettistica stile shabby chic e country chic
Credits: La Vie en Rose via Flickr

Decorazioni shabby chic

Tipi di decorazioni: rose, fiori, cuori, festoni, ghirlande, tralci, fiocchi, angioletti, uccellini. Da non dimenticare pizzi, merletti e volant; si possono usare anche i quadretti, per un tocco più country, o le righe grandi o piccole, soprattutto verticali.

Non tutti apprezzano un arredamento carico di decorazioni e la stessa Ashwell nel suo blog riporta una frase di HoffmannSemplificare vuol dire eliminare il non necessario in modo che il necessario possa esprimersi.” Quindi non è obbligatorio che una casa shabby chic sia ricca di addobbi.

decori stile shabby chic

Lo shabby chic prevede, però, di decorare ed esporre gli oggetti solitamente disadorni e nascosti: ad esempio un cesto porta-biancheria può impreziosirsi grazie a balze e nastri e diventare un oggetto da mostrare. Questa è un’idea per chi ha poco spazio in casa e non sa come nascondere oggetti di uso pratico e poco “gradevoli”: abbelliteli e teneteli in vista.

Shabby è anche chic

Bisogna ricordare che questo stile è shabby  quindi “sciupato” ma è anche chic, per cui è importante aggiungere qualche elemento ricercato ad esempiolampadari con gocce di cristallo, lampade pregiate, porcellane, ritratti d’epoca, specchi con cornici barocche, argenteria, candelabri, tessili e tende raffinate.

elegante lampadario in cristallo per stile shabby chic

Le pareti possono essere impreziosite dalla boiserie ovvero da pannelli di legno pittati e abbelliti con intarsi o incisioni (una decorazione molto diffusa nel ‘700 francese e poi di nuovo negli anni ’50 del ‘900) oppure abbellite da carte da parati o pittura in tinte delicate.

Allo stesso modo, per rendere una stanza più raffinata, potete pittarne la parte alta e quella bassa in due colori distinti (in bagno la parte bassa può essere piastrellata mentre nelle altre stanze potete usare anche una carta da parati o due in abbinamento).

Inoltre anche se i mobili non vengono restaurati “a nuovo” non devono essere totalmente malmessi, ad esempio con la vernice completamente scrostata, pezzi mancanti, macchie di ruggine etc. In quest’ultimo caso si parla di stile chippy (dall’inglese chip ovvero scheggia) il quale può essere mescolato allo shabby chic ma che non è la stessa cosa e che risulta più informale e meno elegante. Ecco ad esempio una testata del letto in stile chippy: notate la totale mancanza del restauro, il ferro leggermente arrugginito lasciato al naturale.

testiera letto chippy

Credits: Housing Works Thrift shops via Flickr

La Ashwell ricorda che lo shabby chic non deve trasformare l’abitazione in un museo di oggetti antichi e inutili: l’ambiente deve essere di classe e interessante ma anche confortevole, lasciando i suoi abitanti e gli ospiti liberi di muoversi e rilassarsi senza temere di rompere o rovinare questo o quell’oggetto.

Nel prossimo articolo dedicato allo shabby chic, vedremo come abbinarlo con altri stili senza commettere errori.

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Gani Tende
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